Domenica, 13 Aprile 2014
Campese e la Campesana
Valbrenta
Nelle torride sere d'estate, tornando verso Valstagna, dopo essersi lasciati alle spalle il semaforo di Sarson, chi di voi non ha percepito, oltrepassando una linea invisibile, un gradevole abbassamento di temperatura. Non è facile porre dei limiti tra un luogo ed un'altro, anche perché varie sono le letture che si possono dare di un territorio, ma se dovessimo porre un limite "personale" tra la pianura e le Prealpi lo porremmo in questo punto, nel quale, nelle afose serate, ti accoglie una dolce frescura.
La nostra escursione prende piede a ridosso di questo limite ideale dove, inoltrandosi lungo i sentieri, si ha visivamente la percezione del variare della vegetazione da termofila a subalpina, ma dove è anche ben visibile la grande struttura geologica denominata Flessura Prealpina che, con un'ampia piega, collega gli strati rocciosi sepolti sotto la Pianura Padana alle rocce dei rilievi prealpini.
Ma il luogo è anche intriso di storia. Storia che parte dai primi insediamenti medioevali con il Monastero di Santa Croce e la Chiesetta di San Martino, per arrivare ai tragici eventi della Prima Guerra Mondiale con le gallerie e le trincee diffuse lungo tutto il percorso, ed in particolare nel tratto denominato "Sentiero delle gallerie".
Ma la storia è testimoniata, anche se più umile e popolare, nel sentiero lastricato che collegava Bassano all'Altopiano dei Sette Comuni (segnavia n. 760), che noi percorreremo da Caluga a Bocchetta Campesana, oppure la costruzione denominata Palazzon, probabile presidio militare della Repubblica di Venezia.
Una scarpinata fuori porta per iniziare con brio la nuova stagione escursionistica, ma anche un'occasione per approfondire la geografia di casa nostra.
- Difficoltà: E (Escursionistico)
- Tempo di percorrenza: 6 ore
- Dislivello: 900 metri
- Mezzo di trasporto: Mezzi propri
- Responsabile: Lorena Vettori - Stefano Valente