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Domenica, 29 Giugno 2014

Cima Dodici o Ferrozzo

Altopiano dei Sette Comuni

Cima Dodici: una montagna di confine, da sempre. Ma un confine talmente incerto da essere ripetutamente rimesso in discussione sia in modo laico (con ricorsi e contro ricorsi) e sia religioso, anche dopo la fine della Grande Guerra. Le due croci installate sulla vetta a distanza di pochi metri ne sono la testimonianza. "De le do Crose: una l'è nostra del Borgo, l'altra la è vostra, cari fradei de Asiago": questo scriveva un poeta di Borgo Valsugana negli anni '70 e questo ben identifica le vicessitudini di questa montagna. Cima Dodici con i suoi 2336 metri è la montagna più alta di tutte le Prealpi Venete. Dalla sua sommità, a picco sulla Valsugana, si apre una visuale immensa a tutto tondo. Un ambiente ricco di testimonianze storiche e geologiche, dove incontreremo i segni evidenti delle grandi culture che su queste montagne si sono fuse e scontrate.Il percorso si snoda attraverso i luoghi più desolati e solitari dell'Altopiano. Un ambiente naturale di incomparabile bellezza tormentato da grandi doline dove si aprono pozzi e grotte sotterranee, bordato da gradinate carsiche, colonizzato a macchia da estesissimi ed intricati mugheti. Ovunque i segni della grande guerra con postazioni, gallerie, alloggiamenti: siamo alle spalle della prima linea di difesa dell'esercito austroungarico.
La nostra partenza è fissata al parcheggio di Monte Forno (1827 m). Superata la bella conca prativa di Malga Pozze, abitata da una nutrita colonia di marmotte, con direzione nord andremo ad intercettare la Kaiser Karl Strasse all'altezza del Fontanello del Cuvolin (2021 m); più oltre, attraverso il silenzio di un selvaggio valloncello, ci aspetta il piccolo, ma ospitale, Bivacco Buse delle Dodese (2158 m). Segue il tratto più impegnativo che, sul crinale est, in ripida salita, porta a Cima Dodici. Per scendere dalla piramidale cima seguiremo verso sud il segnavia 835 fino al trivio di Bivio Italia, quindi, per carrareccia militare, al punto di partenza.
Un anello per chi ama i silenzi, gli spazi aperti e severi, per chi ama approfondire gli aspetti storici e le caratteristiche geologiche di un territorio così particolare.


  • Difficoltà: E (Escursionistico)
  • Tempo di percorrenza: 4,5 ore
  • Dislivello: 650 metri

  • Mezzo di trasporto: Mezzi propri
  • Responsabile: Gino Ferrazzi

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