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Domenica, 06 Ottobre 2013

La Piana di Marcesina

Altopiano dei Settecomuni

«Ma ci saranno ancora degli innamorati che in una notte d'inverno si faranno trasportare su una slitta trainata da un generoso cavallo per la piana di Marcesina imbevuta di luce lunare? Se non ci fossero, come sarebbe triste il mondo...»
Recita così uno scritto di Mario Rigoni Stern inciso su una pietra incassata nel muro dell'Albergo Marcesina. La vena poetica del grande scrittore identifica in pieno la caratteristica di naturalità, intrisa di atmosfere fiabesche, della Piana di Marcesina. Una grande e meravigliosa distesa di pascoli circondata da boschi di conifere e punteggiata di malghe per l'alpeggio estivo. Qui la natura mostra l'intima forza e, nello stesso tempo, la sua grande fragilità, esposta come è all'arbitrio dell'uomo. La Marcesina (escludendo agosto e i fine settimana estivi) è un paradiso per gli occhi, un toccasana per il corpo, un corroborante per lo spirito.
Noi, con zaino e scarponi, partiremo dal parcheggio di Val Maron (1351 m) e, attraverso la Val Brutta, bellissima a dispetto del nome, raggiungeremo i pascoli e i boschi della vasta Piana di Marcesina. Con noi, in questo armonioso territorio dove sembra di camminare in una sorta di grande fiaba, ci sarà il Prof. Paolo Signori, un sincero appassionato ed amante della natura. Considerata la stagione, non potremo non interessarci di funghi. Approfittando della grande conoscenza micologica della nostra guida cercheremo di imparare il modo migliore per trovarli, anzi saperli trovare, con metodo e con divertimento, ma soprattutto con criterio ecologico, cioè senza danneggiare il delicato habitat in cui il fungo cresce. Ma, ovviamente, anche riconoscere il "buono" dal "cattivo" perché l'andar per funghi, nutrito dalla curiosità di sapere, diventi anche un fatto di cultura.
Con un ampio giro ad anello toccheremo i pascoli di Malga Val Coperta, Pria della Messa, il Rif. Barricata, il Bosco dei Laghetti, l'Albergo Marcesina, per scavalcare infine il Passo della Forcellona e ritornare a Val Maron.


  • Difficoltà: T (Turistico)
  • Tempo di percorrenza: 5 ore
  • Dislivello: 450 metri

  • Abbigliamento: Da media montagna
  • Mezzo di trasporto: Mezzi propri
  • Responsabile: Paolo Signori

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