Domenica, 23 Marzo 2014
Monte Valbella, Col del Rosso e Col d’Ecchele
Altopiano di Asiago
"La battaglia dei tre monti"
Dicembre 1917: sul Grappa cede il caposaldo italiano di monte Asolone che con Col Moschin fa da unione in quota al fronte dell'altopiano. La nuova situazione induce i comandi austriaci a riprendere le operazioni sull'altopiano di Asiago. Prese sul rovescio, le posizioni di Col Moschin potrebbero saltare da un momento all'altro. Gli imperiali dopo un furioso bombardamento a gas dalla sera del 22 sfondano la linea minacciando da vicino le cima Valbella, Col del Rosso con il retrostante Melago e il Col d'Ecchele.
Il complesso montuoso citato rappresenta l'ultimo contrafforte collinare prima della Val Brenta ad est e della pianura di Bassano a sud; da allora verrà identificato col nome di "I tre monti".
La situazione appare critica anche a Cima Echar già investita, che resta l'ultimo baluardo difeso dai Lupi di Toscana.
Siamo nella parte sud del nostro caro vecchio Altopiano di Asiago, zona poco turistica e poco conosciuta ma non per questo meno bella. Partiamo vicino alle piste da sci di Valbella (1132 m) e per dolce pendio prima e poi per bosco raggiungiamo Cima Valbella (1314 m). Da qui si scende a Casera di Melago (1157 m) dove incrociamo l'Alta Via Tilman che percorriamo per un tratto.
Tale percorso inizia a Falcade e arriva ad Asiago e ripercorre il viaggio che il maggiore inglese Harol William "Bill" Tilman, responsabile per i comandi alleati della zona del bellunese durante la resistenza della seconda guerra mondiale, fece per raggiungere il suo posto di comando. L'itinerario, che si svolge tra boschi e pascoli è interessante sia per i paesaggi che per i luoghi attraversati legati alle due guerre mondiali.
Dalla casera raggiungiamo il Col del Rosso (1281 m) da dove possiamo ammirare un panorama notevole: le Piccole Dolomiti, tutte le Cime dell'Altopiano, le stupende Vette Feltrine ed il versante nord del Grappa.
Arriviamo poi al Col d'Ecchele (1107 m) dove c'è il monumento dedicato a Roberto Sarfatti che morì durante la Grande Guerra a soli 17 anni. Il rientro sarà su strada forestale che dalla contrada Caporai e per Casera Stenfle ci riporterà a Bertigo.
- Difficoltà: EAI (Escursionismo in Ambiente Innevato)
- Tempo di percorrenza: 6 ore
- Dislivello: 450 metri
- Abbigliamento: Invernale da media montagna
- Mezzo di trasporto: Mezzi propri
- Responsabile: Gianni Frigo - Ivan Marini