NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo

Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione nel sito acconsenti al loro impiego.

Abbiamo 52 visitatori e nessun utente online

icona facebook
  • intestazione homepage 1
  • intestazione homepage 2
  • intestazione homepage 3
  • intestazione homepage 4
  • intestazione homepage 5
  • intestazione homepage 6
  • intestazione homepage 7

Domenica, 02 Settembre 2018

Monte Mulaz (2906 m)

Pale di San Martino

Prendete un'isola sperduta nell'oceano contornata dal suo bell'atollo. Lasciate decantare il tutto affinché la barriera corallina immerga le sue radici nel caldo mare tropicale per oltre un migliaio di metri. Lasciate passare qualche milione di anni lasciando lievitare quanto basta perché la parte superiore dell'isola raggiunga un'altezza molto superiore ai tremila metri sul livello del mare. Reimpastate bene con molto vento, bagnate di piogge abbondanti, modellate il tutto con alcune passate di ere glaciali ed ecco servite le Pale di San Martino. E' sufficiente per stimolare la vostra curiosità e voglia di visitare questi splendidi monti? Noi lo faremo aggiungendo, al piacere del camminare, la gioia di inforcare una bicicletta per sentirsi un po' bambini. Partiamo da Passo Rolle (1984 m) in mountain bike e saliamo verso la Baita Segantini, uno dei tanti piccoli paradisi che si incontrano in Trentino. La strada dal fondo ben tenuto è bella, la pendenza regolare e il panorama incantevole con il Cimon della Pala che si staglia maestoso sul nostro percorso. Dopo aver scollinato la strada diventa più sconnessa ma, complice la discesa che allevia ogni fatica, non ci creerà alcun problema. Ai 1950 metri dei Piani della Vezzana, luogo di rara suggestione solcato dal Torrente Travignolo, lasciamo le bici per proseguire a piedi sul sentiero 710. Faticosamente e in ambiente più severo, dominato dalla roccia e dai detriti, ma anche impreziosito dalle infiorescenze violacee della bellissima Campanula Morettiana, arriviamo al Passo Mulaz (2619 m). Trascuriamo il sentiero che in breve porta al Rifugio Volpi e prendiamo la traccia segnalata che permette di salire in vetta al Mulaz. Serve un passo sicuro e un'ora di salita, ma bolli rossi e ometti ci guidano facilmente, tra sfasciumi e roccette, ai 2906 metri della cima. Il punto di osservazione è di prim'ordine: da notare, verso ovest, la singolare struttura rocciosa del Castellaz che, da quassù, ricorda i monoliti rocciosi dei deserti del nord America.
Il ritorno seguirà lo stesso tracciato di salita.


  • Difficoltà: EE (Escursionisti Esperti) - MC (Cicloescursionista di media capacità tecnica)
  • Tempo di percorrenza: 7 ore
  • Dislivello: 1400 metri

  • Mezzo di trasporto: Mezzi propri - Bicicletta
  • Responsabile: Giampietro Pontarollo

Condividi



Zona dell'escursione

sulla cima del Monte Mulaz

Commenti

blog comments powered by Disqus
Icon CAB 1892 - 2022
                 130° ANNIVERSARIO