NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo

Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione nel sito acconsenti al loro impiego.

Abbiamo 68 visitatori e nessun utente online

icona facebook
  • intestazione homepage 1
  • intestazione homepage 2
  • intestazione homepage 3
  • intestazione homepage 4
  • intestazione homepage 5
  • intestazione homepage 6
  • intestazione homepage 7

Lunedì, 02 Agosto 2021

PUNTA PENIA – FERRATA CRESTA OVEST

Gruppo della Marmolada

La Marmolada è da tutti conosciuta come la Regina delle Dolomiti anche se, ad onor del vero, la roccia di questo gigante di pietra non è costituita da dolomia bensì da calcari bianchi molto compatti derivati da scogliere coralline, con inserti di materiale vulcanico.
La maestosità della Marmolada non si discute e non si può descrivere a parole, bisogna vederla e viverla.
Soltanto così si può comprendere il fascino della montagna più alta del Veneto che, con i suoi 3342 metri, domina su tutto l’Agordino.
La salita alla sua cima più alta, Punta Penia, è interessantissima indipendentemente dell’itinerario.
Noi saliremo dalla spettacolare cresta ovest, la via più frequentata sia per la grandiosità dell’ambiente che per la divertente progressione, facilitata dalle lunghe serie di scalini infissi nella roccia e dalle funi metalliche.
La partenza della nostra escursione è al Pian dei Fiacconi (2685 m) che raggiungiamo in bidonvia partendo dal Lago di Fedaia.
Il tratto iniziale è una traversata su pietraie in direzione ovest, con perdita graduale di quota.
Raggiunto il vallone alla base del Monte Vernel si riguadagna quota fino a entrare nel tratto di ghiacciaio e nel canalino roccioso attrezzato che porta alla Forcella Marmolada (2896 m): è qui che ha inizio la via ferrata. Una prima paretina attrezzata con gradini in ferro permette di rimontare sulla cresta.
Da qui è un susseguirsi di ripide e levigate placche di roccia che si superano abbastanza agevolmente grazie al percorso attrezzato.
La necessaria attenzione, che è d’obbligo tenere, non impedisce di cogliere la grandiosità dei paesaggi; con il Gruppo di Sella sempre in primo piano, a mano a mano che si sale i panorami che si aggiungono sono sempre più lontani, poi, ad un ballatoio si libera la vista anche sui precipizi della vertiginosa parete sud.
Più in alto, la pendenza si addolcisce sulle prime ghiaie e sul nevaio della cima dove si trova la caratteristica Capanna di Punta Penia.
La discesa si effettua sulla normale di accesso alla vetta.
Il primo tratto innevato (Schena de Mul) è abbastanza agevole e porta alla fascia di rocce che separano il nevaio sommitale dal ghiacciaio vero e proprio.
Un centinaio di metri su roccia ben gradinata e attrezzata con una corda fissa e si è sul ghiacciaio.
La traccia, sempre evidente, attraversa la conca superiore e, con ampio giro e moderata pendenza, cala alla base del ghiacciaio diventando via via più ripida.
L’emozionante discesa con i ramponi ai piedi termina sulle prime rocce montonate che, senza percorso obbligato, portano facilmente al Rifugio Pian dei Fiacconi.     
Un percorso superbo dalle emozioni forti in un contesto ambientale di straordinaria valenza estetica.


  • Difficoltà: EEA (Escursionisti Esperti Attrezzati)
  • Tempo di percorrenza: 7 ore
  • Dislivello: 800 m

  • Mezzo di trasporto: Mezzi propri
  • Responsabile: Fiorenzo Gheno

Condividi



Commenti

blog comments powered by Disqus
Icon CAB 1892 - 2022
                 130° ANNIVERSARIO