Domenica, 20 Giugno 2021
ANELLO DEL COLBRICON
Gruppo dei Lagorai
I Lagorai sono una estesa catena montuosa ricca di fascino, vivo e sempre nuovo, dove gli aspetti naturalistici si fondono con quelli storici offrendo all’escursionista continui elementi di conoscenza.
L’aspetto spesso selvaggio, le solitudini ed i silenzi, la ricchezza delle forme di vita e le tante testimonianze della presenza di uomini, sono una costante su questo territorio.
Quella qui proposta è un’escursione all’interno del mondo porfirico dei Lagorai con la naturale e straordinaria quinta scenografica rappresentata dall’elegante bellezza delle Pale di San Martino.
L’escursione ha inizio a Malga Rolle (1910 m) sul sentiero 14-348 che in leggera discesa si addentra in un bosco di abete rosso, larice e pino cembro.
Superate delle lisce lastre di roccia si giunge in breve tempo ai due laghetti del Colbricon ed all’omonimo rifugio (1927 m). Tutto intorno cespuglietti di pino mugo, rododendro, mirtillo e ginepro.
Aggirato il laghetto superiore ed il Passo Colbricon (1908 m) il sentiero s’inerpica decisamente in un ambiente solitario e d'alta montagna fino alla insellatura di Forcella Colbricon (2420 m) dove sono già visibili resti di insediamenti militari. Facoltativa la salita alla cima del Colbricon (2602 m), raggiungibile superando facili passaggi di primo grado.
Proseguendo tra vallette, grossi massi e numerosi resti di postazioni austriache si arriva alla Forcella Ceremana (2428 m).
Qui, al giro di boa dell’itinerario, fra le incombenti pareti delle Cime di Ceremana e del Colbricon, si apre una vista splendida sulle biancheggianti crode dolomitiche delle Pale.
Dalla forcella il sentiero 349 porta al Bivacco Aldo Moro e alla traversata Translagorai mentre il nostro itinerario gira a sinistra scendendo ripidamente per un vallone detritico che porta a Punta Ces dove arriva un impianto di risalita aperto anche d'estate e ottimo punto d'appoggio in caso di maltempo.
Scendendo lungo la pista da sci si incrocia il segnavia 348 che porta in poco tempo al Passo Colbricon e il ritorno a Malga Rolle avviene a ritroso sul percorso di andata.
L’aspetto spesso selvaggio, le solitudini ed i silenzi, la ricchezza delle forme di vita e le tante testimonianze della presenza di uomini, sono una costante su questo territorio.
Quella qui proposta è un’escursione all’interno del mondo porfirico dei Lagorai con la naturale e straordinaria quinta scenografica rappresentata dall’elegante bellezza delle Pale di San Martino.
L’escursione ha inizio a Malga Rolle (1910 m) sul sentiero 14-348 che in leggera discesa si addentra in un bosco di abete rosso, larice e pino cembro.
Superate delle lisce lastre di roccia si giunge in breve tempo ai due laghetti del Colbricon ed all’omonimo rifugio (1927 m). Tutto intorno cespuglietti di pino mugo, rododendro, mirtillo e ginepro.
Aggirato il laghetto superiore ed il Passo Colbricon (1908 m) il sentiero s’inerpica decisamente in un ambiente solitario e d'alta montagna fino alla insellatura di Forcella Colbricon (2420 m) dove sono già visibili resti di insediamenti militari. Facoltativa la salita alla cima del Colbricon (2602 m), raggiungibile superando facili passaggi di primo grado.
Proseguendo tra vallette, grossi massi e numerosi resti di postazioni austriache si arriva alla Forcella Ceremana (2428 m).
Qui, al giro di boa dell’itinerario, fra le incombenti pareti delle Cime di Ceremana e del Colbricon, si apre una vista splendida sulle biancheggianti crode dolomitiche delle Pale.
Dalla forcella il sentiero 349 porta al Bivacco Aldo Moro e alla traversata Translagorai mentre il nostro itinerario gira a sinistra scendendo ripidamente per un vallone detritico che porta a Punta Ces dove arriva un impianto di risalita aperto anche d'estate e ottimo punto d'appoggio in caso di maltempo.
Scendendo lungo la pista da sci si incrocia il segnavia 348 che porta in poco tempo al Passo Colbricon e il ritorno a Malga Rolle avviene a ritroso sul percorso di andata.
- Difficoltà: EE (Escursionisti Esperti)
- Tempo di percorrenza: 6,30 ore
- Dislivello: 800 metri
- Mezzo di trasporto: Mezzi propri
- Responsabile: Carla Piva
