Domenica, 06 Giugno 2021

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MONTE DOLADA

Splendido angolo verde all’estremità sud-orientale della Provincia di Belluno, la dolce conca dell’Alpago si presenta con un susseguirsi di prati e boschi, di colline e pendii che dal Lago di Santa Croce si innalzano verso il bosco del Cansiglio, fino all’aspra e frastagliata corona rocciosa del gruppo montuoso Col Nudo-Cavallo.
Ultimo avamposto a ovest di questo gruppo, il Monte Dolada (1938 m) si presenta come una piramide rocciosa formata da una ripida lastronata di roccia poggiata su pendii boscosi e dolci.
Arrivando a Ponte nelle Alpi da sud lo troviamo proprio di fronte in bella mostra.
E’ proprio lui la meta della nostra escursione.
Dal paese di Pieve d’Alpago prendiamo la strada che passa per Plois ed il Rifugio Carota e porta al parcheggio del Rifugio Dolomieu (1494 m) punto di ritrovo per appassionati di volo a vela.
Il sentiero 961 ha inizio dalla piazzola di lancio dei parapendio e, moderatamente ripido, ci porta ben presto all’interno di una bellissima e fresca faggeta.
Poco prima di uscire dal bosco giriamo decisamente a destra fino a raggiungere una selletta (1750 m) tra Col Brustolà e la spalla est del Dolada. Ora, attraversato un canale erboso piuttosto ripido, superiamo in facile arrampicata un breve salto di roccia.
Proseguiamo per l’aerea cresta superando un ripetitore, macchie di mughi e un passo facile ma esposto, giungendo infine sulla croce di vetta.
Il panorama da questo ottimo punto di osservazione è fantastico: il Pelmo troneggia sopra tutte le cime, la gran bastionata del Civetta, la Schiara con la sua Gusela, i monti del Cadore, dell’Alpago, dell’Agordino, il Lago di Santa Croce e la Val Belluna.
Il ritorno avviene sullo stesso percorso dell’andata.
Non bisogna sottovalutare le difficoltà, il dislivello ridotto e la brevità del percorso: il sentiero non è mai banale o facile e richiede continua attenzione, un passo sicuro, conoscenza della montagna e delle proprie capacità.