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Domenica, 23 Maggio 2021

IL SENTIERO DELLE POSTE DE FIL

Canal di Brenta

Una natura grandiosa, un ambiente aspro e primordiale dove, ad ogni passo, ci si imbatte in una densa storia intrisa di fatiche e leggende. Siamo nella Valgadena in Canal di Brenta e, a rimarcare le tante ed incredibili vicissitudini di questi luoghi, andiamo a scoprire l’antico Sentiero delle Poste.
Risalita la valle per circa un’ora, un’impensabile deviazione a sinistra ci introduce ad un altrettanto inaspettato sentiero che, inerpicandosi sul ripidissimo fianco della valle, ci porta alla base della inaccessibile muraglia di calcari grigi tra la Val del Baldù e la Val dei Nosellari. Alle vedute inedite sulla Valgadena godute già durante la salita, si aggiungono ora le emozioni date dalla percorrenza dell’antico ed incredibile tracciato utilizzato, un tempo, per mandare a valle la legna da ardere. La traccia esigua, creata sulla sottile striscia di terra incastrata tra la sovrastante verticalità delle pareti di roccia ed i ripidissimi pendii sottostanti, esige un passo attento, sicuro e privo di vertigini. Si prosegue orizzontalmente in direzione sud-est, quasi senza dislivelli, sul fianco destro della Valgadena, attraversando valli sospese nel vuoto, caratterizzate da boschi umidi con carpini neri, faggi e tassi, preziose fontane d'acqua e terrazzi soleggiati dai panorami favolosi dove troneggiano splendidi e solitari esemplari di pino silvestre. Con armonia innata, bellezza e pragmatismo, il sentiero sfrutta tutte le cenge, le creste, gli esigui passaggi tra umide vallette e, dove gli appigli naturali sono scarsi ed instabili, ecco un muro a secco a sorreggere squadrati scalini di pietra o appoggi per i piedi modellati nella roccia. E, di tanto in tanto, una “posta” con il filo di ferro proteso nel vuoto dove far scorrere la legna destinata alla stufa o al camino. Un sistema arcaico, ma funzionale, per non appesantire un lavoro già duro, irto di pericoli e sacrifici. Ricordo materiale e commovente di un mondo ormai relegato al passato, da legare stretto con il filo della memoria perché non vada perduto.
Arrivati poco sotto il Col dei Carpenedi, il percorso si innesta sulla traccia riscoperta e resa agibile solo due anni fa che, scendendo ripida sui selvaggi scoscendimenti della Val dei Calieroni, porta fino quasi allo sbocco della Valgadena.


  • Difficoltà: EE (Escursionisti Esperti)
  • Tempo di percorrenza: 7 ore
  • Dislivello: 800 metri

  • Mezzo di trasporto: Mezzi propri
  • Responsabile: Lorena Vettori, Stefano Valente

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