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Domenica, 10 Gennaio 2021

LABIRINTO DEL LATEMAR

Gruppo del Latemar

Oltre il Passo Costalunga-Carezza risplende un piccolo gioiello dolomitico, il Lago di Carezza, sulle cui acque si specchiano le imponenti guglie del Latemar. In lontananza si intravede l’elegante sagoma del Grand Hotel Carezza, antica residenza della Principessa Sissi e dove ha soggiornato anche Agatha Christie.
La permanenza in questi luoghi ha ispirato la scrittrice che, affascinata dalle spettacolari formazioni rocciose, ha ambientato nel labirinto di roccia la parte finale del romanzo “Poirot e i quattro”.
Dal passo è possibile assistere al fenomeno dell’enrosadira, ossia il fenomeno per cui le vette dolomitiche assumono al tramonto il caratteristico colore tendente al rosa, al rosso e al viola.
Meta dell’itinerario è il grandioso Labirinto del Latemar: un caotico ammasso di enormi pietre precipitate dalla Schenon del Latemar circa 200 anni fa, che distrussero parte della foresta di Carezza e riempirono il terzo Lago di Carezza.
Tra i massi è stato approntato un sentiero che, zigzagando all’interno della frana tra tunnel e facili salti rocciosi, permette la completa visione di quello che fu considerato uno dei più rovinosi crolli a memoria d’uomo: da qui si gode anche una vista panoramica straordinaria sul Catinaccio.
Partendo dal passo seguendo il sentiero 21 attraverso boschi rimasti parzialmente distrutti dalla tempesta Vaia si raggiungono i prati del Latemar; qui si prende il sentiero 20, che conduce al sentiero del labirinto. Procedendo verso est si raggiungono le Torri del Latemar, attraversando tre canaloni e oltrepassando il limite della vegetazione arborea.
Per tornare al punto di partenza seguiremo il sentiero 18, che incrocia di nuovo il sentiero 21, sul quale si torna al passo.


  • Difficoltà: EAI (Escursionismo in Ambiente Innevato)
  • Tempo di percorrenza: 5 ore
  • Dislivello: 400 m

  • Mezzo di trasporto: Mezzi propri
  • Responsabile: R. Zilio, R. Moretto, R. Ramon, M. Scomazzon

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