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Sabato, 09 Luglio 2022
Domenica, 10 Luglio 2022

MONTE JALOVEC

Alpi Giulie – Slovenia

Imponenti e silenziose, le Alpi Giulie emanano da sempre un richiamo al quale è difficile resistere. Fra le numerose vette il Monte Jalovec ne è la sesta per altezza ma forse la prima per bellezza. Julius Kugy, alpinista, botanico, cantore ed esploratore delle Alpi Giulie vissuto a cavallo tra l’800 e il 900 nell’era romantica dell’alpinismo, la definì “la vetta più bella delle Alpi Giulie”. Visto da nord il suo elegante, affilato e caratteristico profilo lo fa subito individuare tra le altre montagne della zona. Il Monte Jalovec è delimitato dalle valli di Tamar, di Trenta e la Valle di Coritenza, ne conseguono diversi possibili itinerari di salita alla cima con differenti difficoltà. La nostra escursione inizia dalla Valle di Trenta dalla quale ci si distacca per imboccare la Valle Zadnja Trenta passando presso le sorgenti del Soča (Isonzo) per arrivare al termine della strada in località Trenta Log Flori dove lasciare le auto. Si sale lungo il sentiero che porta, coprendo un dislivello di circa 1100 metri, al piccolo rifugio rivestito di metallo Zavetišče pod Špičkom dove certamente sembra di fare un tuffo nel passato. Lasciate a casa spazzolino, sapone, asciugamano, non pensate di avere i comfort dei nostri rifugi alpini affollati e rumorosi. Privo di acqua corrente, elettricità e di teleferica di rifornimento, qui vige l’essenziale! Un vero rifugio; sta proprio in questo uno degli aspetti che danno sapore alla gita. Dal rifugio il secondo giorno ci si dirige verso nord in direzione delle pareti del Veliki Ozebnik salite le quali, sfruttando un sistema di cenge attrezzate, si giunge alla conca dove arrivano anche i sentieri dalla Val Tamar e dal canalone Ozebnik. Dalla conca, sfruttando ancora una serie di gradoni e cenge si sale alla panoramica cresta sud, il cui ultimo aereo sottile tratto fa da linea di spartiacque delle tre valli che delimitano la cima. Dalla cresta con breve tratto a tornanti, in parte esposto e sassoso, si guadagna la cima (2645 m) dalla quale lo sguardo spazia a nord sulla vicina catena Mangart/Ponze, a est su Moistrocche e Prisojnik e a sud, dietro al Veliki Pelc, sugli altri monti delle Giulie, dal Triglav al Canin. La discesa avviene per la stessa via di salita.


  • Difficoltà: EEA (Escursionisti Esperti Attrezzati)
  • Tempo di percorrenza: 3,30 + 7,00 ore
  • Dislivello: 1100 + 650 m

  • Mezzo di trasporto: Mezzi propri
  • Responsabile: Riccardo Ramon, Pierluigi Chenet

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