Domenica, 20 Ottobre 2019

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MONTE ZEBIO – MUSEO ALL’APERTO

Caposaldo fondamentale della linea di resistenza austroungarica, lo Zebio fu ripetutamente attaccato dagli italiani tra il 1916 ed il 1917 senza successo.

In preparazione della grande offensiva (operazione K) programmata per il 10 giugno 1917, la cima della montagna fu minata e l'esplosione avrebbe dovuto portare alla conquista della posizione nemica con un’azione a sorpresa e con la demolizione degli avamposti austriaci.

La mina purtroppo scoppiò intempestivamente, forse per un fulmine, l’8 giugno alle ore 17.30: uno scoppio tremendo cancellò la posizione della Lunetta seppellendo l’intero presidio della Brigata Catania.

Ci fu subito una tregua d’armi offerta dal nemico per consentire il più efficace soccorso a quanti invocavano aiuto e per seppellire i morti.

Il 10 giugno, con un furibondo cannoneggiamento, iniziò l’attacco dell’intero schieramento italiano su tutto l’arco Val d’Assa-Caldiera.

Nel settore dello Zebio, soprattutto quello difeso dalla Brigata Sassari, quello che oggi viene definito fuoco amico si abbatté per ore e ore sui fanti della Sassari facendone strage (circa 500 uomini) senza che si riuscisse a informare l'artiglieria che stava tirando sulle proprie linee.

L’eco di questi fatti e la facile accessibilità alla montagna hanno spinto il Comune di Asiago a valorizzare in chiave turistico-didattica questi luoghi.

L’escursione inizia da Contrada Giardini di Asiago e porta a visitare il cimitero militare della Brigata Sassari, i baraccamenti delle retrovie italiane, l’interno della trincea didattica, la Lunetta di Zebio (mina di Scalambron), la Malga Zebio, il formidabile caposaldo di Crocetta di Zebio e, presso il bivacco dell’Angelo, le trincee austriache.

L’escursione fa comprendere le infinite sofferenze dei soldati ma anche l’ingegno costruttivo messo in opera dai due eserciti in un contesto paesaggistico tra i più belli dell’Altopiano dei Sette Comuni.